Di pericolo stradale se ne è sentito parlare. Ormai è una di quelle problematiche così presenti nella vita di tutti i giorni da cadere nello scontato, ma né banale né ripetitivo è prendere precauzioni.
Non è banale ricordare che Catania è la prima fra i capoluoghi siciliani per numero di morti causa incidente stradale e non è ripetitivo invitare al non utilizzo di alcool nel caso di guida.
Loro girano in camper, sono rappresentanti dell’INAIL e dell’ADOC e prevedono un progetto di comunicazione, “La prevenzione è sicurezza”, per i giovani al fine di orientarli correttamente a un comportamento previdente e responsabile. Oggi hanno incontrato in piazza San Giovanni gli studenti delle classi II e III D del Liceo Classico “Umberto I”.
Dall’introduzione di Luigi Ciotta, presidente ADOC Sicilia: “Siamo convinti che la forza e il valore di un impegno civile stanno nel lavoro, congiunto e programmato, che quotidianamente svolgono i soggetti istituzionali e le associazioni; ma il successo di ogni iniziativa è certamente determinato dalla capacità di porre i cittadini nelle condizioni di accogliere, e ancor più di recepire, le informazioni non come concetti nozionistici e scolastici, ma come momenti di apprendimento idonei all’arricchimento conoscitivo”.
Fra gli obbiettivi che si pone il progetto rientra porre i giovani in un’ottica di legalità e soprattutto informarlo sulle conseguenze di un eccessivo consumo di alcool, sostanze stupefacenti e farmaci.
Insomma, numerosi sono gli enti pubblici e istituzionali che tentano, con varie iniziative, di porre un freno a quella che è diventata un’emergenza nazionale a tutti gli effetti: la strage del sabato sera.
Non resta che sperare che non rimangano solo parole e che per evitarlo qualcuno prenda anche altri tipi di provvedimenti: sanzioni più severe a chi eccede non guasterebbero.
È vero che prevenire è meglio che curare, ma quando questo non basterà più?
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